Nuovo Polo Giudiziario di Trento

Nuovo Polo Giudiziario di Trento

La progettazione e realizzazione del Nuovo Polo Giudiziario, sono sviluppate a seguito della vittoria del concorso del 2006. Il Nuovo Polo Giudiziario realizza gli obbiettivi di riunire in un unico complesso architettonico le funzioni dell’Amministrazione della Giustizia; predisporre gli standard dimensionali conformi alle esigenze dell’organico e degli utenti; ottenere un ambiente tecnologicamente e funzionalmente adeguato.
Inoltre il progetto intende sviluppare con il Nuovo Polo Giudiziario una nuova centralità per tutto il settore urbano nord-est di Trento.  Tutto ciò interpretando un contesto caratterizzato dall’ubicazione dell’area a ridosso del tracciato delle mura del centro storico e tenendo in considerazione i vincoli per la conservazione dell’edificio storico-monumentale di epoca asburgica. Allo stato attuale tutta l’area dell’isolato è costruita e racchiusa in se stessa mentre risulta separata dal contiguo centro storico dalle linee di flusso automobilistico.
Il carattere distintivo del progetto per il Nuovo Polo è nel messaggio di accoglienza conferito dal fascino di un’accessibilità molteplice e nella disposizione reticolare e non gerarchica delle relazioni tra le diverse aree funzionali. Il cluster formato dai diversi edifici corrispondenti alle principali articolazioni del Polo Giudiziario e collegati al piano terra da due atri aperti su una promenade longitudinale – il giardino d’acqua – ha uno sviluppo di relazioni tridimensionale in cui si sovrappongono diverse figure. Alla configurazione del piano terra che riprende la tripartizione del cortile del Palazzo storico si sovrappone la disposizione aperta dei volumi edilizi degli uffici, mentre il piano sotterraneo è organizzato come una grande hall in cui sono disposte le Aule Giudiziarie.

Il progetto è strutturato su alcuni principi come:

  1. Distinguere i livelli di configurazione dei tre principali ambienti in cui si articola la nuova cittadella in: piano terra aperto e fluido affacciato su un cortile centrale; piano sotterraneo con le aule giudiziarie affacciate su una hall comune; piani superiori con i blocchi degli uffici disposti in libera sovrapposizione rispetto all’organizzazione spaziale del piano terra.
  2. Per i piani fuori terra abbinare i volumi edilizi vetrati degli uffici ai volumi primari contenenti gli spazi verticali ‘cavi’ delle scale e dei pozzi di luce indirizzati al piano sotterraneo.
  3. Accostare gli elementi in modo da ottenere una serie di situazioni microambientali di scambio visivo tra le diverse attività del complesso giudiziario.
  4. Fare del cortile centrale una promenade semiurbana con la presenza di ambienti satellitari di servizio come centro informazioni, edicola, bar, caffetteria.
  5. Concepire gli ambienti degli uffici con criteri moderni basati sulla flessibilità dei layout, l’ottimizzazione dei percorsi.

Gruppo di progettazione: prof. arch. Pierluigi Nicolin, ing. Mauro Giuliani (Redesco S.R.L.), ing. Carlo Valagussa (Alpina S.P.A.), ing. Gianfranco Ariatta (Ariatta ingegneria dei Sistemi SRL), arch. Maurizio Dallavalle / arch. Sergio Franchini

tipologia: anno: per: Provincia Autonoma di Trento